Giornata mondiale dei diritti umani, l’impegno di Stop Tratta

Oltre 30.000 persone, negli ultimi 15 anni, hanno perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa. Un dato ancora più importante da ricordare oggi, nella Giornata mondiale dei diritti umani, celebrata nell’anniversario della firma a Parigi, il 10 dicembre 1948, della Dichiarazione universale dei diritti umani.

È importante ricordarlo perché il lavoro della campagna Stop Tratta - Qui si tratta di essere/i umani, promossa da Missioni Don Bosco e VIS, va di pari passo con la protezione e la promozione dei diritti umani, ripetutamente violati dai trafficanti nel corso del viaggio verso l’Europa.

STOP TRATTA E I DIRITTI UMANI

Per questo, quella di Stop Tratta è un’azione di prevenzione. Da un lato, vogliamo fornire gli strumenti per far conoscere ai potenziali migranti i rischi del viaggio verso l’Europa. Dall’altro, vogliamo che siano presenti delle alternative nei Paesi di origine. L’obiettivo è arrivare a una scelta consapevole, che riduca le vittime di tratta.

“Vogliamo ricordare le parole del Santo Padre che sottolinea il pericolo, oggi molto forte, di trasformare gli esseri umani in materiale di scarto – sottolinea Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco -. Con la campagna Stop Tratta vogliamo essere in prima linea per la difesa di questi diritti inalienabili e vogliamo sottolineare l’importanza del sentirci interpellati sull’emergenza umanitaria in corso con le attuali migrazioni forzate e con il fenomeno della tratta degli esseri umani, e nell’affrontare questa grave violazione dei diritti fondamentali con risposte concrete volte alla creazione di unione e pace per tutti i popoli”.

“Il nostro è un lavoro di prevenzione – gli fa eco Nico Lotta, numero uno del VIS -. Le violazioni dei diritti umani sono purtroppo all’ordine del giorno nel corso dei viaggio verso l’Europa: vogliamo che chi ha intenzione di partire conosca i rischi e possa scegliere consapevolmente”.

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