In che modo i social network (e la diffusione degli smartphone) aiutano i trafficanti di uomini

Il traffico di esseri umani è un business che coinvolge circa 30mila persone. I dati rilasciati da Europol parlano chiaro: la diffusione del fenomeno è ormai capillare. E, come per ogni business che si rispetti, anche quello dei trafficanti di uomini non può prescindere da un aspetto fondamentale: la pubblicità.

TRAFFICO DI ESSERI UMANI: LE INFORMAZIONI PASSANO SU FACEBOOK

La pubblicità, diceva qualcuno, è l’anima del commercio. E c’è un luogo (seppur virtuale) nel quale, negli ultimi anni, fare promozione è sempre più efficace e vantaggioso. Parliamo dei social network, divenuti un veicolo fondamentale per  i trafficanti di uomini.

Molte delle informazioni che i potenziali migranti africani (e non solo) ricevono sul viaggio verso l’Europa arrivano da Facebook, da una serie di gruppi e community creati per pubblicizzare le offerte e raccontare le meraviglie del vecchio continente.

LA DIFFUSIONE DEI SOCIAL NETWORK IN AFRICA

Naturalmente, Facebook è diventato una via preferenziale per i trafficanti negli ultimi anni. Periodo in cui si è assistito a una crescita impressionante nell’uso dei social network, e in particolare di quello fondato da Mark Zuckerberg. Nel 2014, gli utenti attivi sono stati 100 milioni( il 10% della popolazione), a fronte di circa 300 milioni di persone su Internet (dati Internet World Stats), di cui, tra le altre, 92 milioni nella sola Nigeria.

UNA SPIEGAZIONE DELLA CRESCITA

Un dato, quello degli accessi a Internet e Facebook, cresciuto negli ultimi anni soprattutto grazie alla diffusione degli smartphone, più economici e polifunzionali rispetto ai computer. Solo quest’anno, secondo le stime di Deloitte, ne saranno venduti 70 milioni, con una crescita del mercato del 40%, grazie anche a una serie di modelli sotto i 100 dollari appositamente studiati per il continente da Google e Microsoft.

RIBALTARE LA NARRAZIONE

Per approfondire: La campagna Stop Tratta, la campagna di VIS e Missioni Don Bosco

Cosa significa? La diffusione di Internet e degli smartphone, naturalmente, non è di per sé un dato negativo. Lo è nella misura in cui, al momento, ad avvantaggiarsi del fenomeno sono i trafficanti di uomini. Ma su Facebook, e in generale su Internet, possono passare altre narrazioni. La sfida è ribaltare le bugie dei trafficanti, per informare davvero i potenziali migranti.

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