Una donna balla sulla musica di un violino suonato dall'altra parte del mondo. Questo è un cinema "senza frontiere"

Una donna mediorientale vive in una caotica e grigia città cosmopolita. Un uomo sfreccia su una bicicletta in un deserto che è cromaticamente l’opposto. La donna, alla vista dell’unico spiraglio di sole al quale è concesso di penetrare la folta coltre di palazzi e costruzioni avveniristiche balla, stregata da una musica che sente solo lei. Dall’altra parte del mondo, in una casa distrutta dalle bombe, l’uomo della bici suona un violino. I due sono collegati anche se appartengono ormai a mondi differenti. Questa è la trama di "Amira" di Luca Lepone vincitore ex æquo insieme a “Babbo Natale” di Alessandro Valenti come “Miglior Cortometraggio - MigrArti 2016”.
 

FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA È ANCHE CINEMA SENZA FRONTIERE

“Cinema senza frontiere” è una rassegna di cinema ed incontri organizzata da Festa del Cinema di Roma, MIBACT/ progetto MigrArti, Scuola Di Donato, Associazione Genitori Scuola Di Donato e Apollo 11. Fino a sabato 22 Ottobre, ogni sera, alle ore 21, la Scuola Di Donato, vicino a piazza Vittorio (Via Nino Bixio 83), diventa il fulcro dell'Esquilino, quartiere di Roma multietnico per eccellenza; la palestra della scuola si trasforma così in una sala cinematografica che ospita fino a duecento posti, dove verranno proiettati sei film che raccontano, con linguaggi e sensibilità differenti, la condizione dei migranti, le difficoltà e i sogni di chi lascia il proprio paese, la scommessa dell’integrazione in nuove realtà. La proiezione del film verrà preceduta ogni sera da quella di uno dei cortometraggi vincitori del progetto MigrArti, promosso dal MIBACT. L’obiettivo è di creare un legame sempre più forte tra Festa del Cinema e l’intera città, promuovendo l'integrazione ma ancor prima la conoscenza e coesistenza tra culture diverse.

Il programma della rassegna, ad ingresso gratuito, è a cura di Valerio Carocci.

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