Papa Francesco: "Il Pastore risorto si fa compagno di strada dei migranti"

Nel corso dei riti pasquali, tra i più importanti per la Chiesa Cattolica, Papa Francesco ha ricordato più volte il dramma delle grandi migrazioni che stanno sconvolgendo l’Africa.

PAPA FRANCESCO: “VERGOGNA PER LE IMMAGINI DI DEVASTAZIONE E NAUFRAGI”

Nell’invocazione conclusiva della Via Crucis il Santo Padre ha ricordato la sofferenza di coloro i quali vengono discriminati in virtù del colore della loro pelle o della loro condizione sociale. “Vergogna per tutte le immagini di devastazione, di distruzione e di naufragio che sono diventate ordinarie nella nostra vita” – da detto il Papa – “Vergogna per il sangue innocente che quotidianamente viene versato di donne, di bambini, di immigrati e di persone perseguitate per il colore della loro pelle, oppure per la loro appartenenza etnica e sociale, e per la loro fede in te”

Durante la veglia di Pasqua Papa Bergoglio ha sottolineato come nel volto delle donne al sepolcro di Cristo si rispecchi la sofferenza di quanti vivono ogni giorno l’ingiustizia. “Nel volto delle donne al sepolcro di Cristo possiamo trovare i volti di tante madri e nonne, il volto di bambini e giovani che sopportano il peso e il dolore di tanta disumana ingiustizia” – dice il Santo Padre – “Vediamo riflessi in loro i volti di tutti quelli che, camminando per la città, sentono il dolore della miseria, il dolore per lo sfruttamento e la tratta. In loro vediamo anche i volti di coloro che sperimentano il disprezzo perché sono immigrati, orfani di patria, di casa, di famiglia”.

PAPA FRANCESCO: “IL PASTORE RISORTO SI FA COMPAGNO DI STRADA DEI MIGRANTI FORZATI”

Il Pontefice è tornato a parlare del dramma delle “vecchie e nuove schiavitù” nella benedizione “Urbi ed Orbi” della domenica di Pasqua. “Soccorrere nuovi schiavi, bimbi sfruttati e migranti” – esorta il Santo Padre davanti ad una Piazza San Pietro gremita di fedeli – “Il Pastore risorto si fa carico di quanti sono vittime di antiche e nuove schiavitù: lavori disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione, gravi dipendenze. Si fa carico dei bambini e degli adolescenti sfruttati di chi ha il cuore ferito per le violenze che subisce entro le mura della propria casa, si fa compagno di strada migranti forzati costretti a lasciare la propria terra a causa di conflitti armati, di attacchi terroristici, di carestie, di regimi oppressivi”.

Anche nel giorno del Lunedì dell’Angelo Papa Francesco invita all’accoglienza e alla solidarietà nei confronti di quanti sono costretti ad abbandonare la propria casa: ”Saremo uomini e donne di risurrezione, uomini e donne di vita, se, in mezzo alle vicende che travagliano il mondo, in mezzo alla mondanità che allontana da Dio, sapremo porre gesti di solidarietà, gesti di accoglienza, alimentare il desiderio universale della pace e l'aspirazione ad un ambiente libero dal degrado”

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