Immigrazione in Europa, gli aiuti umanitari costano meno dell’accoglienza

La soluzione per gestire il fenomeno dell’immigrazione in Europa può essere puntare sugli aiuti umanitari nei Paesi di origine e prima accoglienza. Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, Kristalina Georgieva, vice-presidente della Commissione europea.

IMMIGRAZIONE IN EUROPA, UN FENOMENO STRUTTURALE

“Assistere i profughi che sono già arrivati in Europa costa da 10 a 20 volte più caro che farlo nei Paesi di prima accoglienza, rendendo vivibili le loro condizioni laggiù – ha detto Georgieva -. Adesso tutta la nostra attenzione è concentrata sul milione abbondante di persone che sono arrivate da noi. E ci dimentichiamo degli altri 159 milioni che in tutto il mondo hanno dovuto abbandonare le loro case”.

Più di ogni altra cosa, ha sottolineato la vice-presidente della Commissione Ue, c’è bisogno di superare la concezione dell’immigrazione in Europa come fenomeno emergenziale. E riflettere, dunque, per arrivare una soluzione a lungo termine.

“Dobbiamo cominciare a pensare alle crisi umanitarie come un dato permanente e strutturale della nostra società, e dobbiamo organizzarci per affrontarlo come tale. Dietro l'angolo, ci sono altri milioni di rifugiati per motivi climatici. Mentre i milioni che oggi sono in fuga dalle guerre, temo, non saranno destinati a diminuire”.

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