I figli del mare, orfani del Mediterraneo

Ha commosso l'Europa, con gli occhi neri spalancati, la manina ben stretta attorno al bavero della giacca del dottore, la pelle liscia color dell'ebano e la tragedia che porta tatuata addosso. La piccola Favour, la neonata che ha perso la mamma in mare, è la bimba più richiesta d'Italia. Vestiti, giocattoli, promesse di adozione: ecco il premio per essere sopravvissuta al Mediterraneo. Ecco il premio per aver perso tutto.

FAVOUR E QUEL BAMBINO DALLE LABBRA BLU

Ma c'è un'altra storia, oltre a quella di Favour. Una storia che non ha un nome, non ha richieste di affido e non ha le prime pagine sui giornali. Una storia che fa male. Ha cinque anni, gli stessi occhi grandi e spalancati di Favour, la stessa pelle nera. L'acqua del mare gli ha colorato le labbra di blu e di viola, limpida come uno specchio e gelida come la morte. L'acqua del mare si è presa la sua mamma e il suo papà.

Dio solo sa cosa succede in questi casi; stanno li, stipati sulla barca, galleggiano, navigano. Poi qualcosa va storto, qualcosa di rompe, l'acqua sale, i piedi si bagnano. Dopo i piedi, le ginocchia, l'inguine, l'ombelico. E invece che andare dritti, vanno giù. E poi le spalle, il collo, il mento. Fino a che anche gli occhi spariscono dentro a quel blu sconfinato. E poi più niente.

I 6000 FAVOUR DEL MEDITERRANEO

Ma c'è un'altra storia, oltre a quella di Favour e a quella del bimbo dalle labbra blu. Una storia che di nomi ne ha troppi, e pure di pagine di giornale. Una storia che fa malissimo. Sono 6000, tutti più o meno con gli stessi occhi languidi e scuri, tutti con la pelle color cioccolato. Tutti soli. Tutti orfani. Tutti figli del mare. Arrivano a Lampedusa perché il mare li ha graziati. Ma non si passa da là senza pagare un pedaggio, e il pedaggio è il peggiore di tutti: l'abbandono, il sacrificio delle persone più care. Vedono la terra promessa, ma non hanno più nessuno a cui raccontarlo. “Figlio mio, ce l'abbiamo fatta. Siamo arrivati” non vi riguarda, bambini.

22 operazioni, 4.000 migranti salvati. Ma tra quei quattromila non c'era la mamma di Favour, non c'erano i genitori del bimbo dalle labbra blu, non c'erano le famiglie di quelle seimila anime indifese arrivate in Italia. Guardia Costiera, Marina Militare, Frontex e Eunavformed ieri hanno scongiurato la strage. Ma non basta. E non basterà a colmare il vuoto nei loro occhi grandi, non basterà a consolarli dagli incubi peggiori della notte, non basterà a ridare speranza.

Fino a che esisteranno Favour e bimbi dalle labbra blu, sarà sempre una strage.

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