Raccontare le storie dei migranti che sono sbarcati in Italia. Usando, però, un modo diverso, originale. È questo l’obiettivo che ci ha mosso nella produzione di ‘L’orizzonte alle spalle’, il libro di fiabe che abbiamo lanciato per la campagna Stop Tratta – Qui si tratta di essere/i umani di VIS e Missioni Don Bosco.
Nel solo 2015, 3.200 migranti sono morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Sono numeri che, semplicemente, non possiamo più tollerare. Per questo, in occasione della Giornata Internazionale dei Migranti, ribadiamo il nostro impegno a dare un contributo. Con Stop Tratta, vogliamo fare in modo che i ragazzi che vogliono partire dall’Africa sappiano a cosa vanno incontro e abbiano delle alternative concrete per trovare un futuro nel proprio Paese d’origine.
Informare per operare una scelta consapevole. È questo uno dei pilastri della campagna Stop Tratta – Qui si tratta di essere/i umani, lanciata dal VIS e Missioni Don Bosco.
“Vorrei rivolgere un invito a ripensare le legislazioni sulle migrazioni, affinché siano animate dalla volontà di accoglienza, nel rispetto dei reciproci doveri e responsabilità, e possano facilitare l’integrazione dei migranti”.
Uno dei pilastri su cui si basa la campagna Stop Tratta è raccontare ai potenziali migranti i rischi del viaggio. Gli eventi di sensibilizzazione tra Ghana, Senegal, Costa d’Avorio, Nigeria ed Etiopia sono già iniziati.
“C’è una porta che è necessario aprire affinché ci sia vero Giubileo: quella del nostro cuore”. Sono queste le parole con cui il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, ha aperto ufficialmente l’Anno Santo nella nella concattedrale Santa Croce di Villaseta.
Un Giubileo all’insegna dei più deboli, con particolare attenzione ai migranti che stanno sbarcando da mesi sulle coste siciliane.
Sono state 410mila le richieste d’asilo nei Paesi dell’Unione Europea nel terzo trimestre 2015. I dati rilasciati da Eurostat sottolineano come il numero sia raddoppiato rispetto al trimestre precedente.
I numeri più alti in Germania e in Ungheria (108mila ognuna; 26%), seguono Svezia (42.500; 10%), Italia (28.400; 7%) e Austria (27.600; 7%). Nel nostro Paese, il dato è salito del 91% rispetto al trimestre precedente.
Oltre 30.000 persone, negli ultimi 15 anni, hanno perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa. Un dato ancora più importante da ricordare oggi, nella Giornata mondiale dei diritti umani, celebrata nell’anniversario della firma a Parigi, il 10 dicembre 1948, della Dichiarazione universale dei diritti umani.
L'ultimo naufragio di migranti, l'ennessimo, parla di 11 morti, tra cui 5 bambini. La Guardia costiera greca e le squadre di Frontex, intervenute dopo una richiesta di soccorso, hanno salvato 26 persone, di cui 17 uomini, cinque donne e quattro bambini. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano, di legno, si è ribaltata.
La Commissione Ue ha annunciato l’intenzione di aprire una procedura d'infrazione contro l’Italia e altri Paesi per non aver raccolto e inserito nel sistema Eurodac le impronte digitali dei migranti richiedenti asilo. La procedura, a meno di sorprese, sarà aperta giovedì prossimo.
