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Approfondimento

Per riflettere

Il 3 ottobre del 2013 il terrificante naufragio di un barcone carico di immigrati - prevalentemente eritrei - provocò la morte di 366 persone. La barca era salpata dal porto libico di Misurata ed era condotta da un pregiudicato, già espulso dall’Italia. Poche settimane dopo quella tragedia, Papa Francesco intraprese il suo primo viaggio in Italia recandosi proprio a Lampedusa per portare conforto alle migliaia di migranti sopravvissuti al viaggio, pregare per le vittime del naufragio e lodare lo spirito d’accoglienza degli abitanti dell’isola. Il 3 ottobre 2016, l’Italia ha celebrato la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, una giornata istituita il 16 marzo 2016 proprio per commemorare il naufragio di Lampedusa.

In questi anni abbiamo capito che se i giovani avessero delle reali opportunità formative e di lavoro nei propri paesi non partirebbero mai per affrontare il viaggio nel deserto e nel mar mediterraneo.

Ciò significa che intervenendo nei processi educativi e formativi e fornendo strumenti e supporto tecnico-economico si possono migliorare le condizioni di vita di centinaia di giovani, offrendogli una alternativa alla migrazione. Questo è uno degli obiettivi della campagna “Stop Tratta” promossa dal VIS e da Missioni Don Bosco, in collaborazione con le missioni salesiane di alcuni paesi africani.

I Salesiani sono presenti in Senegal attraverso il Centro di formazione professionale “Centre Kër Don Bosco” di Dakar, a Tambacounda e con l’ONG salesiana Adafo. Con la campagna “Stop Tratta” stiamo sviluppando la formazione professionale attraverso il potenziamento delle scuole tecniche e dei centri di formazione professionale a Dakar (120 studen- ti) e nella regione di Tambacounda (225 beneficiari diretti).

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