• Secondo gliultimi dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni (OIM) nel 2015 sono stati 5.400 i morti e i dispersi nel Mediterraneo, il numero più alto da sempre.

• L’OIM stima che dal 2000 oltre 40 mila migranti siano morti nei mari di tutto il mondo (tanti quanti ne contiene lo stadio Bentegodi di Verona…)

• I migranti e i rifugiati sbarcati in Italia nel 2016 provengono soprattutto da Nigeria (15%), Gambia (10%), Somalia (9%), Eritrea, Guinea e Costa d’Avorio (8%).

la fabbrica della paura fumetto satirico

1. la maggioranza degli italiani è convinta che malattie come ebola, tubercolosi e scabbia potrebbero diffondersi nel nostro paese insieme agli immigrati. Scopri come stanno realmente le cose.
2. la maggioranza degli italiani pensa che gli immigrati vengano soprattutto in europa. Scopri come stanno effettivamente le cose.
3. la maggior parte degli italiani ritiene che gli immigrati non scappano dalle guerre o dalla povertà, dato che hanno pure lo smartphone. Scopri come stanno effettivamente le cose.

facciamo chiarezza

La spinta all’emigrazione da questi paesi deriva da diversi fattori di instabilità politica, sociale, economica. Di fatto la distinzione tra rifugiati e migranti economici è una semplificazione.
I motivi che spingono le persone a fuggire sono diversi e spesso correlati: guerre, instabilità politica e militare, regimi oppressivi, violenze, povertà estrema. Il diritto di ogni persona a chiedere protezione internazionale prescinde dalla nazionalità e dal paese di origine. A contare sono le cause della fuga, le persecuzioni subite o minacciate, la vulnerabilità e i bisogni di assistenza e cure mediche.
Ad esempio, l’Eritrea (20% degli arrivi totali del 2015) è dominata da più di vent’anni dalla dittatura del presidente Isaias Afewerki; tra le cause della fuga, oltre alla mancanza di libertà civili e politiche, c’è la prospettiva del servizio militare obbligatorio per uomini e donne dai 17 anni di età e di durata potenzialmente illimitata.
In Somalia (14% del totale degli sbarchi 2015), dopo oltre 25 anni di conflitto civile, la minaccia maggiore è rappresentata dai miliziani di al-Shebaab, autori, negli ultimi mesi, di sanguinosi attacchi terroristici nella capitale.
Le incursioni di Boko Haram, invece, sono le principali responsabili della emigrazione dalla Nigeria, un paese in cui il solo 2015 ha fatto registrare quasi 11mila morti violente.

Scopri come stanno le cose

1. i migranti non rappresentano un rischio per la salute pubblica. Secondo la direttrice dell’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Zsuzsanna Jakab, la percentuale di migranti “che arrivano in stato di salute compromesso è compresa tra il 2 e il 5% e si tratta di patologie dell’apparato cardiocircolatorio, mentale o legate allo stato di gravidanza, ma per lo più sono ferite dovute a incidenti”.

2. degli oltre 65 milioni di persone costrette alla fuga nel 2015, l’86% è rimasto nelle aree più povere del mondo – il 39% in Medio Oriente e nord Africa, il 29% in Africa, il 14% in Asia e Pacifico, il 12% nelle Americhe. Solo il 6% arriva in Europa.

3. per chi sfugge ed è costretto a intraprendere un lungo e pericoloso viaggio, i cellulari sono beni di prima necessità: sono il mezzo più economico per stare in contatto con i propri familiari; permettono di capire dove ci si trova, attraverso la geolocalizzazione; servono a condividere informazioni fondamentali su rotte, mappe, pericoli alle frontiere, blocchi.

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