Immigrazione in Europa, 100mila sbarchi dall'inizio del 2016

Non si ferma l'emergenza immigrazione in Europa. Dall'inizio dell'anno, sono stati oltre 100mila i migranti e i rifugiati sbarcati sulle coste del Vecchio Continente. A renderlo noto è il consueto rapporto mensile dell'Organizzazione internazionale per i migranti (Oim).

La maggior parte degli arrivi (102mila persone) si sono concentrati sulle coste della Grecia, attraverso la cosiddetta rotta balcanica, che passa via mare dalla Turchia alla Grecia, per poi proseguire via terra attraverso la Macedonia, la Serbia e l’Ungheria. Dal 2010 il numero di persone fermate nella frontiera tra Serbia e Ungheria è aumentato del 2.500 per cento: da 2.370 a 60.602. 

In Italia, invece, sono sbarcate 7.500 persone.

Per approfondire: Quali sono le rotte dell'immigrazione in Europa

Il raggiungimento di quota 100mila arrivi a febbraio testimonia il livello dell'emergenza immigrazione in Europa. Nel 2015, infatti, questo numero era stato raggiunto solo all'inizio dell'estate.

IMMIGRAZIONE IN EUROPA, LE VITTIME

Gli arrivi significano anche, purtroppo, naufragi e morti. Dal 2016, 410 persone hanno perso la vita tentando di arrivare in Europa. Oltre 300 sono morti tra la costa della Turchia e le isole greche, in quella che al momento è la rotta più pericolosa per migranti e rifugiati.

Numeri, questi, che arrivano dopo quelli di Oim, Unhcr e Unicef sui minori che hanno perso la vita durante i tentativi di arrivare in Europa. Da settembre 2015, secondo il report delle tre associazioni, sono stati 340, una media di due bambini al giorno. Un dato che, purtroppo, continua ad aumentare.

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